“Il sistema di accoglienza per i migranti è al collasso, non abbiamo più luoghi dove portarli e le popolazioni locali sono indispettite dal continuo arrivo di stranieri”. Giovanni Pinto, direttore centrale dell’immigrazione e della polizia delle frontiere, lancia l’allarme durante l’audizione con le commissioni Difesa ed Esteri riunite del Senato.
Secondo i dati in possesso del Viminale ci sarebbero 800 mila persone, se non di più, pronte a partire dall’Africa verso l’Europa. “Attraverso la Libia – ha spiegato Pinto – giunge l’universo mondo. In quel Paese c’è la percezione di assoluta mancanza di controllo e rischiamo in prospettiva di vedere aumentare sensibilmente il numero di clandestini. In Libia non c’è un primo ministro, non c’è alcuna compagine governativa, non ci sono ministri. Ci sono clan, due in questo momento, che hanno il controllo: uno di area moderata, l’altro estremista supportato dal Qatar. I rappresentanti nominati dell’Assemblea sono alle dipendenze delle tribù che controllano il territorio”.
“Non abbiamo di fronte – ha lamentato il dirigente del Viminale – un Governo col quale instaurare una dialettica, mancano interlocutori, possiamo dare tutti gli aiuti che vogliono, ma poi potrebbero essere usati in maniera negativa, non per le finalità stabilite”.
“Sicuramente l’operazione Mare Nostrum ha dato risultati eccellenti, anche se ha incrementato le partenze dalla Libia”, ha concluso Pinto. Ma dalla Lega Nord si alza la voce del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni: “Bisogna fermare Mare Nostrum, perchè serve solo a far venire nuovi immigrati, ed è lo stesso Viminale che lo dice”.