Un intero quartiere in piazza per piangere il piccolo Pietro Alaimo. Al Capo, a Palermo, ci sono tanti bambini e palloncini bianchi: la gente che ha visto crescere Giuseppe, il papà del bambino morto soffocato a Partanna per quello che è un terribile incidente, si stringe intorno a lui e alla mamma, Letizia Cavillà. Una morte assurda che colpisce una famiglia giovanissima, lui 29 e lei 25 anni. Pietro se n’è andato a 3 anni e mezzo, mentre guardava il suo cartone animato preferito, l’Uomo Ragno.
La corda di una tenda ha soffocato Pietro: l’autopsia di oggi ha dato l’ufficialità della causa della morte ma al Capo l’unica cosa che conta è stare vicino a Giuseppe e Letizia: “Una famiglia bellissima, è una tragedia”, dicono le donne del capo, familiari e amiche degli Alaimo “Pietro per loro era un principino, un bambino amato come pochi. Il nostro cuore è tutto per lui, mancherà a tutti”.
Gli amici del papà sono riuniti alla Chiesa della Madonna della Mercede, con striscioni e disegni per Pietro: “Vola piccolo Spiderman”. Un grande striscione con il disegno dell’Uomo Ragno sopra recita: “Il nostro eroe Pietro”. Il bambino è davvero nei cuori e nelle voci di tutti: “Pietro è arrivato?”, chiede un ragazzino al padre. “Adesso arriva, dentro la bara bianca, aspettiamo”. È un attesa commossa, tesa, dolorosa: nessuno riesce a sopportare che “un piccolo angelo” sia morto troppo presto, in un incidente drammatico che non cancella il bambino gioioso che era.
La salma del bambino, dopo l’autopsia, è stata riconsegnata alla famiglia. La Chiesa a due passi da Porta Carini è aperta, una fila di palloncini attende Pietro, per l’ultimo saluto dalla grande famiglia del Capo. I funerali potrebbero essere domani.
