Sono centinaia e centinaia di migliaia le persone che hanno preso ‘possesso’ di piazza Pio XII e piazza San Pietro già dal tramonto di ieri. Tanta la voglia di essere in prima fila, da riuscire a sopportare all’aperto una notte non proprio primaverile, con qualche goccia di pioggia e tanto umido.
A migliaia, comunque, zaino in spalla, tanti con annodato al collo il foulard con i colori della propria nazionalità (dominano i colori bianco e rosso della Polonia) hanno deciso di essere in zona Vaticano già da ieri pomeriggio, e poi in serata il loro numero è andato crescendo, così come i bivacchi di tantissimi che hanno fatto gruppo e cercato l’un con l’altro riparo dall’umidità, e dal freddo anche, della notte.
Avvolti in coperte o teli di fortuna, hanno tenuto la posizione ‘conquistata’ a fatica. Pasti molto frugali, anche pasti di fortuna, l’arte di arrangiarsi in tutto anche se l’organizzazione ha cercato di supplire in ogni modo: a questo si è fatto appello per tenere duro, per tenere quel posto che avrebbe poi significato stare un po’ più avanti degli altri, un po’ più vicino all’altare e al rito della canonizzazione di Roncalli e Wojtyla presieduto da Papa Francesco e con concelebrante anche il Papa emerito Benedetto XVI.
E poi il muoversi a onde verso la piazza, obbedienti e rispettosi nei confronti dei volontari della protezione civile e nei confronti delle forze dell’ordine, verso l’obiettivo quasi sognato per un’intera notte, anzi da giorni. Un obiettivo cercato fino quasi allo sfinimento fisico ad arrivare quanto più vicino al ‘cuore’ di piazza San Pietro. Ed essere così anche loro protagonisti, anzi i veri protagonisti, nel giorno in cui il Papa del Concilio Vaticano II e il Papa venuto dall’Est europeo sono Santi.