Tragedia a Cevo, in provincia di Brescia. Intorno alle 14 una parte dell’opera del Cristo Redentore, scultura alta trenta metri realizzata a fine anni Novanta dallo scultore Enrico Job in occasione di una visita del papa Giovanni Paolo II, è crollata finendo addosso a un ragazzo di 21 anni di Lovere, in provincia di Bergamo.
Era educatore all’oratorio Marco Gusmini, il ragazzo morto schiacciato sotto la croce crollata a Cevo. Viene descritto come un giovane allegro e vitale, tanto che il curato di Lovere, don Claudio Laffranchini, aveva deciso di affidargli questo ruolo. Un incarico che lo gratificava assieme a un gruppo consolidato di amici.
Proprio grazie al suo carattere Marco aveva superato alcune difficoltà legate alla nascita prematura. Il giovane si occupava anche di assistere gli anziani in varie case di riposo della zona e stava seguendo un percorso di inserimento lavorativo.
I carabinieri di Breno, comune della Valcamonica, stanno investigando sull’incidente per capire cosa è accaduto.
La trave curva che sostiene la statua del Cristo pare sia ceduta di colpo e il 21enne che si trovava proprio sotto il braccio di legno ricurvo ed è morto sul colpo. Il ragazzo si trovava in gita insieme a un gruppo di giovani dell’oratorio. La scultura era stata portata in Valcamonica nel 2005.