Resta a Palermo il processo sulla trattativa Stato-mafia. Lo ha appena deciso la Cassazione respingendo l’istanza di rimessione dei legali degli ex ufficiali dell’Arma, Mori, De Donno e Subranni.
Il verdetto è stato emesso dalla Sesta Sezione Penale che ha rigettato la richiesta di trasferire il processo da Palermo a Caltanissetta. Gli imputati che hanno presentato la richiesta sono stati anche condannati al pagamenti delle spese processuali. Il collegio era presieduto da Stefano Agrò.
“La Cassazione, del cui equilibrio non abbiamo mai dubitato, ha superato uno scoglio che era sorto nel normale iter del processo. Palermo è una città abituata alle tensioni dei processi ed è attrezzata ad affrontarle”, ha affermato il procuratore aggiunto Vittorio Teresi, che coordina il pool che ha istruito il processo sulla trattativa, commentando la decisione della Cassazione di respingere. “Ora ci auguriamo – ha aggiunto – che il dibattimento prosegua nella sua fisiologia nel confronto tra le parti serenamente e senza scossoni”.