Mada Kabobo è stato condannato a vent’anni di carcere e tre di casa di cura e custodia come misura di sicurezza: il ghanese è stato giudicato con rito abbreviato a Milano per aver ucciso l’11 maggio 2013 tre passanti, colpendoli con un piccone. La sentenza è stata emessa del gup di Milano Manuela Scudieri: a Kabobo è stata riconosciuta la semi infermità mentale.
L’aggressione folle e omicida avvenne quasi un anno fa: Kabobo, 31 anni, irregolare in Italia, si trovava in via Monte Grivola armato di una spranga. L’uomo era in evidente stato di agitazione: aggredì un ventiquattrenne e un cinquantenne, ma nessuno chiamò i carabinieri. A quel punto trovò un piccone in un cantiere e colpì per primo Ermanno Masini, pensionato di 64 anni, in via Adriatico: la sua prima vittima. Kabobo raggiunse piazza Belloveso, e lì uccise Alessandro Carolè, quarantenne seduto davanti a un bar. L’ultima vittima è stato Daniele Carella: il ventunenne, colpito in via Monte Rotondo, è stato ricoverato in fin di vita al Niguarda fino alla sua morte.
Il giudice dunque ha ritenuto che il ghanese fosse capace di intendere e di volere al momento del fatto, come sostenuto dalla tesi accusatoria: le famiglie delle vittime si sono costituite parti civili nel processo e sono state riconosciute delle provvisionali come risarcimento.