Un altro passo in direzione della tutela della imprese sane e per garantire l’accesso al credito è stato compiuto oggi da Confindustria Sicilia. In occasione del rinnovo del mandato (all’unanimità) del presidente Antonello Montante, la Giunta dell’associazione degli industriali ha scelto di stare al fianco degli associati “palesemente vessati dal sistema bancario”, per denunciare le condotte illegittime e lesive da parte degli istituti finanziari.
L’associazione degli industriali ha annunciato che si costituirà in giudizio nei processi intentati dalle imprese che si sentono vessate dalle banche.
Dopo aver scelto di stare al fianco degli imprenditori che denunciano i propri estorsori e l’istituzione del codice etico, ora arriva un’altra presa di posizione storica da parte dell’associazione degli industriali. Un’iniziativa destinata, come le precedenti, a diffondersi quindi nel resto d’Italia. Per fare questo Confindustria Sicilia si avvarrà del supporto di uno studio legale specializzato in diritto bancario che affiancherà le imprese.
La decisione arriva a poche ore dall’entrata in vigore del rating di legalità che impone agli istituti di credito, nel processo di istruttoria, di ridurre i costi e i tempi di erogazione dei finanziamenti per quelle imprese già valutate positivamente dall’Antitrust.
“In un rapporto di leale collaborazione con il sistema bancario – sottolinea Montante – è necessario fare emergere tutte quelle situazioni che rischiano di portare al fallimento le aziende”.
“Oggi più che mai – ha continuato Montante – l’accesso al credito rappresenta uno snodo fondamentale per la sopravvivenza del sistema economico. Per questo Confindustria Sicilia si sta muovendo affinché le imprese possano agire in un sistema di regole chiaro e trasparente. È evidente però che tutto questo necessita di una collaborazione del sistema imprenditoriale, chiamato a far emergere le criticità in modo tempestivo”.
Oltre alla conferma di Montante alla presidenza sono stati confermati anche i quattro vicepresidenti: Giuseppe Catanzaro; Domenico Bonaccorsi di Reburdone; Ivo Blandina; e Antonino Salerno, che mantiene anche l’incarico di Tesoriere.