Marcello Dell’Utri sarebbe irreperibile ma dopo una giornata di voci sulla presenza o meno dell’ex senatore in Libano e le polemiche sulla sua latitanza, Dell’Utri esce allo scoperto: “Tengo a precisare che non intendo sottrarmi al risultato processuale della prossima sentenza della Corte di Cassazione e che trovandomi in condizioni di salute precaria – per cui tra l’altro ho subito qualche settimana fa un intervento di angioplastica – sto effettuando ulteriori esami e controlli”.
L’ex senatore dunque ha qualche problema di salute e sarebbe questo il motivo per cui non era reperibile. Dell’Utri dunque dovrebbe trovarsi in Libano, a Beirut, e in una nota all’Ansa spiega le sue ragioni e polemizza: “Apprendo della aberrante richiesta di preventiva custodia cautelare mentre mi trovo già all’estero per il periodo di cura e riposo”, poi ammorbidisce i toni “Rimango tuttavia in attesa fiduciosa del risultato che esprimerà la Massima Corte che ha già rilevato incongruenze e fumus nella prima sentenza di appello, annullandola conseguentemente”.
“Mi auguro”, conclude poi Dell’Utri “quindi che un processo ventennale, per il quale ritengo di avere già scontato una grave pena, si possa concludere definitivamente e positivamente”.
Intanto la procura generale di Palermo ha chiesto al ministero della giustizia di attivare le procedure internazionali per la ricerca di Marcello Dell’Utri. Il provvedimento scaturisce infatti proprio da un’attività d’indagine della Dia, che ha consentito l’acquisizione di numerosi riscontri ed elementi investigativi circa la sussistenza di “un grave e concreto pericolo di fuga dell’imputato”, in vista della sentenza definitiva della Cassazione fissata per il prossimo 15 aprile. Immediatamente è stato attivato il personale dei Centri operativi della Dia sul territorio nazionale, che ha controllato tutti i recapiti conosciuti di Dell’Utri e dei suoi familiari ma senza alcun esito.
L’ex senatore risultava infatti “irreperibile” e la Corte d’Appello, ricevuti i verbali della Dia, ne ha dichiarato lo stato di latitanza. “La Direzione Investigativa Antimafia – si legge in una nota – sta svolgendo tutti gli approfondimenti investigativi necessari alla localizzazione del Dell’Utri, in ambito nazionale ed internazionale, in considerazione, altresì, del fatto che la già avviata attività di indagine poteva far ritenere l’irreperibilità dell’ex senatore, in Italia, sin dalla seconda metà dello scorso mese di marzo”.