I boss di Cosa Nostra, tra cui Bernardo Provenzano, Totò Riina, Leoluca Bagarella e i fratelli Giuseppe e Filippo Graviano sono stati trasferiti dagli istituti di detenzione in cui erano incarcerati con il regime del 41 bis da alcuni anni.
A deciderlo è stato il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, all’interno di un programma definito di routine, ma che sembra arrivare in un momento in cui particolari attività criminali fanno pensare che non sia stata un’operazione del tutto ordinaria. I trasferimenti sono stati fatti quasi in contemporanea tra il mese di marzo e i primi giorni di aprile ed hanno riguardato all’incirca 200 detenuti al 41 bis.
Ma non sono stati coinvolti solamente i boss di Cosa nostra. Anche altri capi di organizzazioni come l’ndrangheta e la camorra sono stati spostati in diversi istituti penitenziari.
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