Si è allargata ad est la rivolta dei filo-russi in Ucraina, con l’occupazione di uffici pubblici in alcune città orientali. Secondo i media locali, gli attivisti filo-Mosca si sono pronunciati a favore dell’annessione alla Federazione russa. I manifestanti nel weekend hanno occupato alcuni edifici pubblici a Donetsk, Luhansk e Kharkiv.
In particolare la proclamazione d’indipendenza di Donetsk è stata accolta dalle urla di un centinaio di uomini rinchiusi nel palazzo dell’amministrazione, che hanno invocato il sostegno da parte del presidente russo Vladimir Putin. Un referendum, sul modello di quello tenutosi in Crimea, verrà indetto prima dell’11 maggio. Il nuovo fronte secessionista ha costretto il premier Arseniy Yatsenyuk a inviare nella regione il suo vice, Vitality Yarema, per tentare di ristabilire il controllo della situazione.
Il palazzo dell’amministrazione a Donetsk è al momento circondato da 2 mila manifestanti filo-russi, nella regione orientale di Kugansk attivisti pro-Mosca continuano a mantenere il controllo del quartier generale dei servizi di sicurezza mentre a Kharkiv l’edificio dell’amministrazione è stato evacuato dagli stessi attivisti che nella notte l’avevano occupato.
(foto d’archivio)