Una vittoria in più e una giornata in meno verso la serie A. Continua il percorso netto del Palermo che supera l’Avellino con un 2-0 frutto delle reti degli interni di centrocampo, Edgar Barreto e Francesco Bolzoni.
I rosanero meritano nel computo di novanta minuti superiori sul piano del gioco e della concretezza. L’Avellino fa quel che può ma paga la differenza da un punto di vista soprattutto tecnico.
Il Palermo gestisce il match da grande squadra, senza fare cose straordinarie ma soffrendo poco, soprattutto nella fase centrale della ripresa. In queste situazioni viene fuori la forza del colettivo che riesce a rimanere compatto e a muoversi come un’orchestra che suona uno spartito che ormai manda a memoria.
I tre centrali si conoscono perfettamente e limitano al minimo gli errori tanto presenti a inizio stagione, a centrocampo Maresca dirige il traffico con due scudieri come Barreto e Bolzoni che sanno inserirsi creando pericoli. Sugli esterni Stevanovic e Lazaar producono corsa e cross, tanti cross. Dybala è un furetto imprendibile fin quando rimane in campo.
Manca un po’ all’appello Vazquez, lontano dal fulcro del gioco per quasi tutto l’incontro. L’argentino si fa vedere per una conclusione nel secondo tempo che impegna Seculin e poco altro.
L’Avellino fa quel che può. Arriva anche a impegnare un paio di volte Sorrentino ma soffre la mancanza di un grande uomo d’area là davanti. Galabinov in campo, anziché in panchina, avrebbe potuto portare molta più incisività in avanti.
I rosanero adesso salgono a 66 punti, sedici in più sulla terza in classifica e tredici sulla seconda, in attesa che giochino anche tutte le altre. Il vascello rosanero naviga ormai in acque tranquille. Basta solo tenere ferma la rotta e l’approdo “serie A” arriverà prima del previsto.
Palermo e Avellino si trovano di fronte con due schemi quasi speculari. Iachini ripropone Vazquez alle spalle di Dybala e il resto della formazione che ormai può essere definita quella tipo, con Stevanovic e Lazaar sugli esterni a centrocampo.
Rastelli lascia in panchina Galabinov per sfruttare la velocità di Ciano al fianco di Castaldo. Anche il tecnico degli irpini propone una difesa a tre ma il rifinitore Millesi, parte dall’esterno per accentrarsi alle spalle delle due punte.
Il Palermo parte subito forte e già dopo due minuti Seculin va vicino a combinare un grave errore. Il portiere rinvia addosso a Dybala in pressing la palla finisce addoso all’argentino e si spegne sul fondo.
Nella fase iniziale lavorano molto gli esterni rosanero. Stevanovic e Lazaar cercano di creare la superiorità numerica in fascia per poi mettere invitanti cross in mezzo.
Seculin si dimostra un po’ insicuro anche sul calcio di punizione di Barreto al 9′ che il portiere devia di pugno in angolo. Gli irpini si fanno vedere in avanti al 13′ con Ciano che mette in mezzo un buon cross ma trova Terzi, abile a bloccare il tentativo del fantasista e a far ripartire subito l’azione.
Sempre lo stesso Terzi, due minuti dopo, anticipa Castaldo su un altro cross pericoloso, stavolta di Bittante, evitando la battuta secca del centravanti biancoverde.
Un po’ avulso dal gioco è Vazquez che si fa vedere solo al 25′ con un tiro dalla distanza che finisce in curva. Pian piano l’Avellino mette fuori la testa e prova a mettere in difficoltà la difesa rosanero.
Zappacosta ci prova con un tiro dal limite al 27‘ al termine di una bella azione corale ma Sorrentino para in due tempi. Un minuto dopo è sempre il terzino a mettere in mezzo un buon pallone per castaldo che viene anticipato dal portiere rosanero.
Al 31′ il Palermo chiede un calcio di rigore per un fallo di Fabbro su Dybala ma Roca lascia proseguire. Lo stesso centravanti argentino, tra i più positivi nei primi 45 minuti, recupera palla a centrocampo e lancia Stevanovic in campo aperto ma l’uscita di Seculin evita ogni problema agli irpini.
Nel finale le due occasioni migliori per il Palermo, sempre su calcio d’angolo. La prima al 41′ con Barreto che costringe Seculin a un gran colpo di reni per respingere un suo colpo di testa diretto sotto la traversa. La seconda al 43′ con Dybala che si produce in una splendida rovesciata sul secondo palo che per poco non inquadra la porta. ottimo il gesto atletico, non lo è altrettanto la precisione.
Il secondo tempo si apre senza variazioni nei due schieramenti e con il Palermo sempre in attacco alla ricerca del gol.
Al 51′ Lazaar trova un buon inserimento di Vazquez che cerca Dybala con un cross a mezza altezza che l’argentino non riesce a deviare verso la porta.
Un minuto dopo, su azione successiva a un calcio d’angolo, Dybala trova Bolzoni bravo a trovare lo spazio alle spalle della difesa ma non altrettanto a deviare verso la porta di Seculin l’ottimo servizio del compagno. A questo punto Iachini decide di cambiare mettendo chili in attacco con Lafferty al posto di Dybala.
Il giovane argentino non prende bene la sostituzione ed esce abbastanza infastidito, evitaando anche il saluto di Iachini. Dybala, tra l’altro, è stato sicuramente tra i migliori dell’undici rosanero.
Ma quello che accade al 54′ dà ragione al tecnico perché il Palermo passa in vantaggio. Cross dalla destra di Stevanovic, Pisacane spizza il palone quelk tanto che basta per favorire la deviazione sotto porta di Barreto, lasciato colpevolmente solo in area.
Millesi stava per combinarla grossa con un retropassaggio avventato al 60′. Seculin, pressato da Stevanovic, rinvia con diffiicoltà. Primo cambio anche per l’Avellino che al 64′ inserisce Angiulli al posto di Schiavon. Un mediano più fresco al posto di un altro. Tatticamente non cambia nulla.
Al 69′ gli ospiti trovano la percussione laterale con Millesi che vede l’inserimento di Angiulli. Il centrocampista mette in mezzo per Castaldo ma il centravanti viene anticipato dalla difesa che mette in angolo.
Ancora Angiulli sull’azione seguente ci prova da fuori area e impegna Sorrentino a una respinta d’istinto con i piedi. È il momento migliore per l’Avellino che impegna nuovamente Sorrentino con Castaldo e Ciano.
Iachini toglie uno stanchissimo Stevanovic per far posto a Pisano. Al 74′ Seculin si propone in una parata con i piedi uguale a quella del dirimpettaio Sorrentino. ottima la manovra di Vazquez e Lafferty, con il nordirlandese che, defilato sulla destra, finta un tiro e trova l’argentino solo a centro area. Il tiro però risulta centrale e Seculin si salva d’istinto. Sulla respinta la difesa dell’Avellino libera male e il pallone alto a palombella al limite dell’area viene indirizzato verso la porta da Maresca. Seculin para senza difficoltà.
Al 78′ il Palermo perde Muñoz per infortunio. Al suo posto entra Milanovic. Rastelli risponde con l’artiglieria pesante: dentro galabinov al posto di Millesi. Adesso la squadra si dispone con Ciano alle spalle del duo Castaldo-Galabinov.
E proprio l’ultimo entrato su calcio di punizione trova la rete andando a deviare sotto misura una respinta di Sorrentino proprio su un suo colpo di testa. La posizione però è di evidente fuorigioco e Roca annulla.
I rosanero decidono che è il momento di chiudere la partita e all’86’ riescono nell’intento con Bolzoni che risolve un batti e ribatti in area. La sua conclusione è precisa e imparabile per Seculin.
TABELLINO
PALERMO (3-5-1-1): Sorrentino 6,5; Muñoz 6 (78′ Milanovic sv), Terzi 6,5, Andelkovic 6; Stevanovic 6,5 (73′ Pisano 6), Bolzoni 7, Maresca 6,5, Barreto 7, Lazaar 6,5; Vazquez 5,5; Dybala 6,5 (52′ Lafferty 6,5). A disposizione: Ujkani, Milanovic, Daprelà, N’Goyi, Di Gennaro, Troinaiello, Belotti. Allenatore: Giuseppe Iachini.
AVELLINO (3-4-1-2): Seculin 6; Izzo 5,5, Fabbro 5, Pisacane 5; Zappacosta 6, Schiavon 6,5 (64′ Angiulli 6,5), Arini 6, Bittante 5,5; Millesi 5 (79′ Galabinov 6); Castaldo 5,5, Ciano 5. A disposizione: Terracciano, De Vito, Peccarisi, Massimo, Togni, Ladriere, Pizza. Allenatore: Massimo Rastelli.
Arbitro: Roca (Foggia)
Reti: 54′ Barreto, 86′ Bolzoni