Gerry Scotti da domenica conduce “Avanti un altro” al posto di Paolo Bonolis. I telespettatori che non hanno assistito al cambio di timoniere sono rimasti delusi, spaesati e non hanno capito il perché di questa scelta.

Gerry Scotti ha spiegato, in un’intervista rilascia a Sorrisi e canzoni che tutto è iniziato per caso: “Ero agli studi Elios di Roma e non ero di buon umore. Maria De Filippi mi aveva appena detto che Sky ci aveva “scippato” il format di “Italia’s got talent”. Ho girato l’angolo e ho incontrato Bonolis che aveva appena finito di registrare una puntata di “Avanti un altro!”. Abbiamo fatto due chiacchiere. Poi con un sorriso mi ha detto: ‘Perché non entri in studio, ti siedi alla mia postazione non provi l’effetto che fa?’”.

E così è stato. Gerry Scotti ha presentato in co-conduzione “Avanti un altro” e si è pure divertito. Ma molti si sono chiesti se Gerry Scotti non fosse impazzito. Del resto il format sembrava solo nelle corde di un conduttore come Bonolis. “Però ‘Avanti un altro!’ è stato venduto in molti Paesi del mondo – continua Gerry nell’intervista -, dove un Bonolis non c’è. La verità è che per quanto lo spettatore possa avere la percezione di uno show confusionario e senza regole, tutto è frutto di uno studio preciso. È un caos perfettamente organizzato”.

Ma cambierà qualcosa del format con questa nuova conduzione? “È un format che per sua natura finisce per somigliare a chi lo conduce ma il pubblico può stare tranquillo – rassicura Gerry -: nessuno toccherà i pilasti come lo iettatore o l’alieno. Semmai si aggregherà qualcuno. Adoro i sosia di Celentano. Soprattutto quelli che sono convinti di esserlo. Meno gli somigliano, più mi piacciono. Ho portato un po’ di disoccupati creati da ‘Italia’s got talent’. Solo i peggiori daranno vita a ‘Italia’s NOT Talent”.

E il rapporto con Luca Laurenti? “Lo conosco da una vita: quando me lo sono ritrovato davanti la prima volta nello studio di ‘Avanti un altro!’ gli ho fatto notare che lo stesso giorno di 22 anni prima era nato mio figlio ed eravamo insieme: io conducevo ‘Il gioco dei 9’ e lui suonava le tastiere nel programma”.

Insomma Gerry sembra tenerci molto alla conduzione del preserale “Avanti un altro”, anche se conosce perfettamente i rischi che potrebbe comportare questo cambio di conduttore. “So bene che l’unico che ha da perdere in questa faccenda sono io – conclude Gerry -. Ma è un rischio che voglio prendermi, non si può vivere solo di pappa pronta. Se ora sono qui è perché evidentemente mi ritengono adatto”.

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