Gazprom ha annunciato l’aumento del prezzo del metano per l’Ucraina: l’annuncio dell’ad Alexei Miller suona di vendetta di Mosca su Kiev. La nuova tariffa è di 385,5 dollari per milla metri cubi. Senza l’ex presidente Viktor Yanukovic, l’Ucraina non può più usufruire dello sconto a 268,5 dollari.
Ufficialmente, l’aumento del prezzo sarebbe la conseguenza di un debito che Kiev ha nei confronti di Mosca per il gas: l’Ucraina, secondo Miller, dovrebbe alla Russia 1,7 miliardi di dollari. Lo sconto concetto a Yanukovic era stato un “premio” per non aver siglato un accordo con l’Ue a fine novembre.
Con le proteste in piazza e tutto ciò che ne è conseguito la situazione è radicalmente cambiata. Ma Kiev non ha intenzione di cedere e in risposta all’aumento del prezzo del metano russo rialza del 10% le tariffe per il transito del gas sul proprio territorio. L’unico segnale di distensione è il ritiro delle truppe dal confine con l’Ucraina, alla vigilia delle esercitazioni aeree Nato nei Paesi Baltici.