Giovanni Barbagallo, Antonello Cracolici, Marco Zambuto e Tiziana Arena, sono i nomi del PD Sicilia per la lista alle Europee. Sulla quinta candidatura, una donna, il segretario regionale Fausto Raciti ha avuto mandato dalla Direzione per individuare una figura autorevole e rappresentativa che vada a completare la rosa, da proporre alla Direzione nazionale.
Lo ha deciso la Direzione regionale del Partito democratico, riunita oggi a Palermo, che ha approvato con 100 voti a favore 4 astenuti e 4 contrari la relazione e la proposta del segretario regionale sulle candidature.
Il senatore Giuseppe Lumia l’escluso eccellente, dal Pd siciliano. Il parlamentare, ex presidente della commissione Antimafia, molto vicino al governatore Rosario Crocetta, vede dunque sbarrata la strada al voto del prossimo 25 maggio. La decisione, assunta oggi dalla direzione regionale, era nell’aria. Già domenica scorsa, infatti, durante l’assemblea regionale del partito il segretario Fausto Raciti, nel corso della sua relazione, aveva annunciato l’intenzione di “essere fermo sul rispetto del limite dei tre mandati previsto dal Pd”. Limite che Lumia, che è già al suo quinto mandato al Parlamento nazionale, ha dunque superato. Le regole del Pd prevedono un ulteriore limite dei 15 anni complessivi di legislatura anche questo superato da Lumia, parlamentare dal 1994. E sull’eventuale candidatura del senatore ha pesato anche il fatto di essere stato eletto al Parlamento nazionale nelle liste del movimento del Megafono, diretta espressione del governatore Crocetta. Proprio i rapporti tra il Pd siciliano e il Megafono avrebbero influito sull’esclusione di Lumia. Da tempo, infatti, diversi esponenti del partito siciliano hanno chiesto di fare chiarezza sul punto. Su questo oggi Raciti durante la sua relazione si espresso così: “il Megafono ha contribuito a far crescere il centrosinistra in Sicilia, ma adesso serve chiarezza sui rapporti reciproci. Da oggi si cambia film”. La parola finale sulle candidature resta comunque al partito nazionale.
“Abbiamo la necessità di vivere le Europee riaffermando il protagonismo del Partito democratico attraverso candidature forti ed un’azione politica che assicuri competenza, rappresentatività dei territori e il rafforzamento del legame politico istituzionale tra la Sicilia, Roma e Bruxelles”, ha detto Raciti, intervenendo davanti alla Direzione regionale.
“Attraverso questa proposta – ha aggiunto – passa la voglia di rilancio del partito che vuole riaffermare la propria autorevolezza sulla scena regionale e nazionale. Anche in questo senso vorremmo che le altre forze politiche verificassero con attenzione la loro natura e il loro progetto politico”.
Il collegio comprende la Sicilia e la Sardegna dove le liste saranno composte da otto candidati. Quattro sono stati approvati oggi dalla direzione regionale del Pd siciliano, la quinta sarà decisa indicata dal segretario del Pd siciliano in accordo col partito nazionale, due nomi verranno segnalati dal partito democratico sardo e il capolista sarà indicato dal partito nazionale.