“L’area industriale di Carini ormai è un’unica enorme discarica”. Confindustria Palermo lancia l’allarme denunciando le condizioni di igiene precario della cittadina alle porte di Palermo, piegata dall’emergenza rifiuti che sta interessando i Comuni del Palermitano serviti dall’Ato Palermo 1.
“Cumuli di rifiuti alti ormai quanto gli opifici industriali – Si legge nella nota dell’associazione degli industriali del capoluogo siciliano -. Strade sommerse, alcune inaccessibili, bloccate dalle montagne di spazzatura. La raccolta dei rifiuti da tre mesi avviene solo lungo la strada statale, e non sempre”.
“In tutte le altre strade dell’area industriale è ferma, bloccata, completamente assente da tre mesi. Questo comporta un allarme per l’igiene dell’area e degli stabilimenti industriali e un forte rischio per l’ambiente: con le piogge, il percolato finisce nella rete delle acque bianche e poi direttamente a mare”.
Confindustria si fa poi tramite del disagio degli imprenditori che “pagano la Tarsu al Comune di Carini senza l’ombra di un servizio”, che mercoledì costituiranno un comitato per porre il problema sui tavoli istituzionali.