Botta e risposta tra le associazioni degli enti di formazione siciliani e l’assessore regionale alla Formazione, Nelli Scilabra. Lo scontro nasce dopo che gli enti hanno scritto una lunga lettera indirizzata alla Scilabra, al dirigente generale Annarosa Corsello e alle organizzazioni sindacali Flc-Cgil, Cisl scuola Uil, scuola Snals.
Gli enti accusano di inefficienza il governo regionale e chiedono lo sblocco dei mandati di pagamento, la scrittura degli atti di programmazione della prossima attività formativa 2014-2015 e la produzione di un atto di programmazione necessario ad avviare la riedizione della terza annualità dell’avviso 20 del 2011. Gli enti lanciano poi un avvertimento al governo. Se non soddisferà le loro richieste adotteranno “drastiche e sempre dolorose decisioni nei confronti dei propri dipendenti con l’apertura di tavoli di crisi, che senza mezzi termini, vogliono dire, per gli stessi dipendenti, licenziamento e perdita dei diritti derivanti dal loro rapporto di lavoro a tempo indeterminato”.
Ma l’assessore respinge le critiche al mittente: “Il tempo è cambiato, – sostiene la Scilabra – siamo in un’altra epoca, non è più il tempo dei ricatti. Nessuno pensi di utilizzare l’arma del licenziamento preventivo dei lavoratori per sollecitare un governo che sulla formazione professionale ha le idee chiarissime”.
L’assessore ribadisce: “L’interlocuzione tra soggetti beneficiari di un finanziamento pubblico e il nostro assessorato deve basarsi su un posizionamento gerarchico molto chiaro. Non siamo al mercato e di certo non si ripeterà quello che gli enti di formazione hanno prodotto la primavera scorsa. Se qualcuno ha nostalgicamente pensato a quel tentativo – continua l’assessore Scilabra – facciamo presente che stiamo vivendo giorni diversi. I lavoratori del settore saranno gli attori della prossima programmazione formativa, non possiamo stabilire con certezza, invece, se ci sarà un ruolo degli enti di formazione”.
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