L’emergenza abitativa in Sicilia e nel capoluogo continua. Hanno occupato abusivamente l’istituto Sacro Cuore, la struttura religiosa Figlie di San Giuseppe, le case di via Alloro e il convento dei Benedettini di via Parlatoio, gesti estremi che i movimenti per il diritto all’abitare denunciano essere l’unica soluzione a disposizione per garantirsi un tetto sulla testa.
Il comitato di lotta PrendoCasaPalermo ha indetto per oggi un corteo di protesta che da piazza Verdi si è mosso in direzione della Prefettura, dove lo scorso 6 marzo avrebbe dovuto tenersi un tavolo tecnico sull’emergenza abitativa, poi rinviato a data da destinarsi.
“La tendenza degli organi di potere e delle istituzioni, sia a livello nazionale che locale, ci dimostra di non volere risolvere alla radice il problema dell’emergenza abitativa, di voler criminalizzare chi cerca di farlo e di rallentare i possibili processi risolutivi”, precisa il portavoce del comitato Emiliano Spera.
Un centinaio di manifestanti, al grido di “Case, lavoro, servizi sociali nei quartieri popolari”, ha chiesto a gran voce il blocco immediato di sfratti e sgomberi e un impegno concreto da parte delle istituzioni per risolvere l’emergenza abitativa a Palermo.