Diversi deputati, tutti palermitani, e appartenenti a maggioranza e opposizione hanno depositato atti parlamentari per modificare l’articolo 34 dell’ultima finanziaria in base al quale gli ex Pip di “Emergenza Palermo” possono continuare a beneficiare del sussidio a condizione che il reddito familiare Isee non superi il tetto dei 20 mila euro.
Norma, proposta dai 5 Stelle e approvata dall’Assemblea, che il governo Crocetta sta applicando e che ha già prodotto l’espulsione dal bacino di una novantina di precari perché il loro reddito Isee è maggiore di quello stabilito per legge. Da tre giorni gli ex Pip espulsi manifestano davanti a Palazzo dei Normanni chiedendo la modifica della norma e il reintegro nel bacino. Vincenzo Figuccia (Forza Italia) ha presentato un emendamento alla manovra bis, al vaglio della commissione Bilancio, che modifica l’articolo 34 e stabilisce che va applicato il reddito individuale e non quello familiare, fermo restando la soglia dei 20 mila euro.
Dello stesso contenuto sono un disegno di legge, depositato in commissione Lavoro, da Giovanni Greco (Mpa), e un ordine del giorno a firma di Edy Tamajop dei Drs. Sulla questione ex Pip è in corso l’audizione in commissione Lavoro dell’Ars dell’assessore Ester Bonafede e del dirigente del dipartimento Lavoro Anna Rosa Corsello.