Ha bisogno di almeno “sette-dieci giorni” per visionare i 17 faldoni inviati dalla Procura di Messina alla Camera per richiedere l’arresto del deputato Pd, Francantonio Genovese, coinvolto nello scandalo sui corsi d’oro della formazione professionale. Lo sostiene il relatore di maggioranza incaricato oggi dal presidente della giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera, Ignazio La Russa. Antonio Leone di Ncd lo dice chiaramente: “Servono dai 7 ai 10 giorni per poter immaginare di abbozzare una relazione” vista la mole dei documenti trasmessi dal tribunale di Messina.
Oggi, di fatto, la giunta si è limitata a dare l’incarico di relatore al deputato Ncd. L’iter di un paio di settimane annunciato da Ignazio La Russa, dunque è destinato ad allungarsi. Da Nuovo Centrodestra, poi, arriva già un’ancora di salvataggio per Genovese. Il deputato messinese, Vincenzo Garofalo ha dichiarato che voterà contro la richiesta di arresto in aula perché contrario alla carcerazione preventiva e sostenendo che Genovese potrà essere giudicato ed eventualmente arrestato dopo il dibattimento. Posizione che non esprime preventivamente le conclusioni di Ncd in giunta per le autorizzazioni. Ma con il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano, in passato Genovese aveva avuto contatti e l’imminenza delle elezioni europee potrebbe complicare il quadro di scelta sia di Ncd che del Pd.
Il partito democratico, per dichiarazione del portavoce nazionale Lorenzo Guerini, ha sostenuto che voterà in aula per l’arresto se la giunta decidesse in tal senso. Con ciò facendo percepire una certa volontà di risolvere il caso Genovese in termini definitivi. Ma nel Partito democratico l’arresto di un suo deputato poche settimane prima il voto di fine maggio potrebbe costituire un pesante sigillo sulla credibilità del partito.