Quattordici milioni di aumento dei costi nel giro di 3 anni, un piano industriale da 127 milioni solo per il 2014, investimenti per 130 milioni nel prossimo triennio. Sono i numeri della Rap di Palermo, l’azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti sorta sulle ceneri dell’Amia.
Un aumento esponenziale se si tiene conto del fatto che alla vecchia società partecipata comunale furono concessi nel 2012 13 milioni più 8 di aumento deliberati dal commissario Latella.
A pesare sul bilancio dell’azienda sono gli oltre duemila dipendenti. Il loro costo è di 91 milioni 935 mila euro nel 2014, ma il dato andrà a calare nel successivo biennio, fino ad attestarsi a 87 milioni. Aumenteranno invece i costi di Bellolampo e della manutenzione delle strade.
Tanti i milioni da tirare fuori per rinnovare il parco automezzi che ne vede 149 in cattive condizioni e da dismettere. Solo quest’anno verranno acquistate 16 spazzatrici, 70 motocarri, 50 decespugliatori e compattatori. In totale 15 milioni e mezzo solo per il 2014.
Ingente anche il costo per degli impianti di percolato, preselezione dei rifiuti e sesta vasca: 97 milioni di euro.
Tutte queste cifre fanno storcere il naso a qualcuno. In primis il capogruppo di Leva Democratica Sergio Leonardi che evidenzia come si tratti di “un costo mastodontico. Abbiamo semplicemente cambiato il nome all’azienda e aumentato il corrispettivo per coprire le perdite”. Per Leonardi “gli investimenti vanno focalizzati sul segmento finale del ciclo dei rifiuti, così come avviene in tutto il mondo”.
L’amministrazione comunale incassa, va avanti e lancia il nuovo servizio di messaggistica per le emergenze. Che rimangono nmerose in diverse zone della città. Alcuni quartieri come Sferracavallo, Tommaso Natale, Uditore e Brancaccio vedono ancora cumuli di immondizia dello scorso weekend che l’azienda deve ancora raccogliere. Ma dall’azienda di igiene urbana arrivano segnali confortanti: “Nelle prossime ore torneremo a regime – afferma l’ingegnere Aldo Serraino -. Questo disagi non dovrebbero più ripetersi perché, d’accordo con i sindacati, stiamo potenziando il turno festivo in attesa dell’approvazione del nuovo contratto di servizio”.