“Sono inaccettabili le condizioni di prima accoglienza delle centinaia di minori sbarcati negli ultimi giorni in Sicilia dopo il loro salvataggio in mare”. A lanciare l’allarme è Save the Children, che è presente e opera dal 2008 a Lampedusa e nelle altre aree di sbarco del Sud Italia.
Dall’inizio dell’anno ad oggi, sottolinea l’organizzazione, sono 1.247 i minori giunti per la gran parte sulle coste siciliane, 335 solo ieri. E sono anni, sottolineano, che viene denunciato il problema dell’accoglienza di questi bambini e ragazzi in territorio italiano.
“Rischiamo di affrontare nuovamente il periodo estivo senza alcun piano in grado di garantire una accoglienza dignitosa alle tante persone costrette a fuggire dal loro paese”, avverte Save the Children. “Nonostante l’apprezzabile impegno dello Stato italiano nel cercare di evitare nuove tragedie e morti attraverso il salvataggio in mare – affermano – colpisce la totale assenza di un sistema di accoglienza strutturato, in particolare per i minori soli non accompagnati, che sono particolarmente vulnerabili e che secondo la legge italiana devono essere accolti e tutelati”.
“Le diverse centinaia di minori migranti, sia soli non accompagnati che in nucleo familiare, tratti in salvo nella giornata di ieri e oggi in mare dalle navi militari coinvolte nell’operazione Mare Nostrum non hanno trovato, per l’ennesima volta, condizioni di accoglienza minime adeguate alla loro situazione di vulnerabilità – afferma Raffaela Milano, direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children – è inaccettabile che di fronte a un flusso di arrivo del tutto previsto e prevedibile, le autorità non abbiamo predisposto neanche un piano per l’accoglienza di questi minori, che si aggiungono alle centinaia di loro coetanei arrivati nelle scorse settimane e che attendono ancora, in una situazione di totale precarietà, di conoscere il loro futuro”.