Tre deputati regionali dell’Assemblea Regionale Siciliana escono dall’inchiesta Giacchetto: sono l’ex presidente dell’Ars Francesco Cascio, accusato di corruzione e Gaspare Vitrano e Lino Leanza, accusati di finanziamento illecito.
Il gip Fernando Sestito, accogliendo le richieste dei pm, ha archiviato le loro posizioni. I tre deputati hanno risposto ai pm e le loro spiegazioni hanno convinto i magistrati.
L’inchiesta è quella sul giro d’affari messo in piedi da Faustino Giacchetto che, secondo quanto sostenuto dall’accusa, avrebbe organizzato un sistema per la gestione di parecchi milioni di euro destinati alla comunicazione del progetto Corap grazie alla presunta compiacenza di imprenditori, burocrati e politici.
Anche per gli altri indagati, tra cui alcuni ex deputati, è stata chiusa l’inchiesta. Una prima tranche si è conclusa negli scorsi mesi.
L’ex assessore regionale Gianmaria Sparma, che fino al novembre 2011 fece parte della giunta guidata da Raffaele Lombardo, ha patteggiato la condanna a un anno e sei mesi, pena sospesa, ed è uscito dal processo sullo sperpero di denaro dell’ente di formazione Ciapi di Palermo. Il processo per sette imputati si è aperto il 4 marzo.
Francesco Cascio era difeso dall’avvocato Enrico Sanseverino; Gaspare Vitrano dall’avvocato Vincenzo Lo Re e Lino Leanza dall’avvocato Nino Caleca.
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