L’oratorio salesanio di Gela era assediato da una rete di spacciatori: diciannove presunti trafficanti di droga sono stati arrestati, durante la notte, dalla polizia in esecuzione di altrettanti ordini di custodia cautelare in carcere emessi dalla magistratura gelese. L’operazione, denominata ”Villaggio Aldisio II”, ha permesso di individuare nei pregiudicati Nunzio Di Noto e Aristide Tascone, i vertici dell’organizzazione che aveva come basi operative due case rurali in punti opposti delle campagne gelesi: una in contrada Burgio, a ovest di Gela (nella disponibilità di Di Noto) l’altra in contrada Priolo, a est della città (di proprietà di Tascone).
Le indagini sono state avviate nell’ottobre dello scorso anno, dopo l’arresto di Enzo Bruno Manfrè, trovato in possesso di due chili di marijuana nonché di armi e munizioni. La banda spacciava nei luoghi di ritrovo dei giovani del quartiere, in piazza Don Bosco, davanti all’oratorio della chiesa San Domenico Savio e a ridosso del Cnos-Fap, il centro di formazione professionale dei salesiani. Catania era la città dove il gruppo si riforniva, il centro storico e la periferia i luoghi dello spaccio. Gli agenti della quadra mobile e del commissariato di polizia di Gela li hanno pedinati, intercettati, filmati per mesi, mettendo in condizione il procuratore della Repubblica, Lucia Lotti, che ha coordinato l’inchiesta, e il sostituto Antonio D’Antoni di chiedere e ottenere dal Gip, Veronica Vaccaro, i 19 arresti.
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