Rubato il frammento di un affresco da una domus di Pompei. Il furto è stato scoperto circa una settimana fa ma gli investigatori avevano chiesto di mantenere il riserbo sulla notizia.
Il Ministero dei Beni Culturali ha avviato un’indagine interna. Il frammento di affresco rubato, grande circa venti centimetri, rappresentava la dea Artemide e adornava un cubicolo della domus di Nettuno, sulla via Consolare. Il suo valore è inestimabile.
Il furto è stato scoperto il 12 marzo scorso da un custode ma non è possibile risalire alla data certa del colpo perché l’edificio è chiuso alle visite ed i controlli su di esso non sono regolari. La zona non è nemmeno coperta dalle telecamere.
“Dal sopralluogo eseguito dai tecnici della Soprintendenza e dai carabinieri di Pompei – si legge in una nota – è stato accertato che ignoti si sono introdotti nella casa, che si trova all’interno di un settore della città non aperta al pubblico e con un oggetto metallico hanno scalpellato l’angolo superiore di un piccolo quadretto, asportando un frammento di circa 20 cm di diametro, in cui compariva la figura di Artemide”.