“In merito al ddl pagamenti voglio sottolineare che quei pagamenti dovevano essere effettuati negli anni precedenti, ci siamo ritrovati i debiti e non solo, ma anche in relazione ai buchi di bilancio quei soldi sono stati spesi per pagare altri debiti”. Parole del presidente della Regione, Rosario Crocetta, che in una nota ha parlato dei “buchi di bilancio” trovati dalla sua amministrazione.
“Durante il nostro mandato – aggiunge – abbiamo coperto i buchi di bilancio riportando equilibrio nei conti e cominciato a ricostituire quel fondo di garanzia che era stato cancellato per effetto degli squilibri di bilancio precedenti. Siamo disponibili in una pubblica conferenza a mostrare la grande azione di spending review che abbiamo fatto mostrando il confronto con gli anni passati”.
Per Crocetta “risulta chiara l’azione di riduzione della spesa, così come l’ impugnativa del commissario dello Stato mostra che non è possibile tecnicamente puntare a ulteriori riduzioni di entrate a meno che non ci sia una modifica di legge nazionale”.
“Siamo riusciti a dare copertura finanziaria senza incrementare la tassazione – osserva il Governatore – contrariamente a quanto fatto altrove da altri, grazie ai grandi risparmi in sanità. E’ nostro intendimento, in ogni caso, grazie alla politica di riduzione della spesa incrementare il risparmio sia quest’anno che nei prossimi anni”.
“Siamo perfettamente convinti di potere arrivare alla riduzione delle addizionali Irap ed Irpef – assicura Crocetta – e a tal proposito abbiamo chiesto al Ministero di inserire all’odg della commissione paritetica, la possibilità di incardinare una legge regionale specifica che preveda dal 2018 l’utilizzo di parte del risparmio anche per la riduzione delle imposte. Solo che questo, che fa già parte programma di governo, potrà essere fatto a conclusione del tavolo con il Mef. Oggi la questione in atto è diversa, senza ddl pagamenti rischiamo di non potere pagare le imprese siciliane poichè la mancata riscossione di quelle nuove entrate, potrebbe bloccare l’economia siciliana e le casse della Regione”.