Mancano solo 48 ore alle votazioni per il referendum sull’ingresso della Crimea in Russia, in calendario domenica 16 marzo. E resta alta la tensione in Ucraina dove nella notte, nei pressi di Donetsk, tre persone sono morte a seguito degli scontri tra i sostenitori di Mosca e quelli dell’unità dell’Ucraina.
Dopo la bocciatura dell’Ocse sulle imminenti consultazioni in Crimea, la Russia ha chiesto all’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa di “rinunciare alla prassi dei doppi standard” e di accogliere l’invito delle autorità di Crimea a mandare osservatori per il referendum sull’indipendenza da Kiev.
Intanto, a Londra, il segretario di Stato americano, John Kerry ha incontrato il collega russo Serghiei Lavrov per cercare un’intesa che disinneschi la crisi ucraina. Kerry prima dell’inizio dei colloqui ha visto il premier britannico David Cameron e il ministro degli Esteri, William Hague.
I caccia e gli elicotteri russi hanno iniziato una serie di voli di addestramento sul Mediterraneo orientale. Lo ha spiegato all’agenzia Interfax il portavoce russo Vadim Serga, che ha aggiunto come nelle esercitazioni è coinvolta la portaerei della Flotta settentrionale e che le manovre prevedono tecniche e tattiche di battaglie aeree, senza però fare alcun cenno alla crisi in atto in Ucraina. Nel frattempo la Marina americana ha mandato un cacciatorpediniere lanciamissili, lo Uss Truxton, nel Mar Nero.
Intanto lunedì a Bruxelles i ministri degli Esteri dell’Unione europea sono pronti a varare un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia.