Un’inchiesta interna è stata aperta dalla ‘Malaysian Airlines’ sul conto di Fariq Abdul Hamid, 27enne co-pilota del Boeing 777-200 Er della compagnia di bandiera misteriosamente scomparso cinque giorni fa con 239 persone a bordo.
All’emittente televisiva australiana ‘Channel Nine’ una cittadina sudafricana, tale Jonti Roos, ha dichiarato infatti che nel dicembre 2011 lei e un’amica, la connazionale Jan Maree, avrebbero trascorso tranquillamente un’ora nella cabina di pilotaggio, durante il volo dalla località turistica thailandese di Phuket a Kuala Lumpur, chiacchierando e fumando insieme ad Hamid, che le avrebbe invitate all’interno così violando la normativa societaria in materia di sicurezza.
Fonti delle linea aerea malesi si sono dette “costernate” e hanno annunciato che sottoporranno l’indiscrezione a verifiche, così come sarà controllata l’autenticità di foto e video del presunto episodio.
Intanto, l’ambasciatore di Malaysia a Pechino, Datuk Iskandar Saruddin, ha divulgato quelle che sarebbero state le ultime parole trasmesse da bordo alla torre di controllo dal comandante del jet, Zaharie Hamad Shah di 53 anni: “Tutto bene, buona notte!”. Niente altro.
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