L’ex deputato regionale Pippo Gennuso si è incatenato davanti all’ex palazzo di giustizia di piazza della Repubblica a Siracusa. Con lui anche alcune decine di persone che lo sostengono nella sua battaglia per la ripetizione del voto in 9 seggi dopo la sentenza del Consiglio di giustizia amministrativa.
“Ho notificato nei giorni scorsi l’atto di ottemperanza alla sentenza del Cga che impone la ripetizione delle elezioni in nove sezioni nella provincia di Siracusa. Mi attendo che il presidente della Regione Rosario Crocetta – ha detto – adempia a quanto previsto nella sentenza ma, in difetto, auspico che così come accaduto per la Regione Piemonte, sia nominato un commissario ad acta che dia esecuzione a quanto, in maniera inappellabile, ha stabilito il Consiglio di giustizia amministrativo”.
Il Cga nelle scorse settimane ha disposto la ripetizione delle elezioni regionali dell’autunno 2012 in nove sezioni tra Rosolini e Pachino, nel Siracusano, dopo che la presente disposizione di riconsegno dei voti non era stata possibile, considerato che alcuni plichi con materiale elettorale erano andati distrutti dopo un allagamento verificatosi a novembre dello scorso anno nel deposito del Tribunale nuovo di viale Santa Panagia dove erano custoditi. Gennuso, inizialmente dato per rieletto, a meno di 24 ore dallo scrutinio si trovò invece fuori dall’Ars per un centinaio di voti. Gennuso ha anche annunciato che da martedì prossimo sposterà la sua protesta a Palermo, incatenandosi davanti agli uffici della Presidenza della Regione.
“Sarebbe opportuno che Pippo Gennuso smettesse di fare queste plateali proteste: hanno tutto il sapore di una pressione indebita nei confronti della magistratura”, attacca il deputato regionale del Pd Bruno Marziano che, insieme a tutti gli altri deputati siracusani eletti nel 2012 ha presentato una denuncia alla magistratura per “l’accertamento della verità, soprattutto sulla sparizione dei plichi elettorali e su eventuali fenomeni di voto di scambi”o.
“Inoltre – aggiunge – ove vi siano stati brogli, 5 dei 6 parlamentari interessati, con questa sentenza del Cga da innocenti vengono sospettati di essere colpevoli, e da vittime diventano carnefici poiché avrebbero violato le regole elettorali”.
Considerando il ritardo per l’indizione delle elezioni regionali nelle sei sezioni di Pachino e tre di Rosolini in provincia di Siracusa, Salvatore Midolo, candidato non eletto all’Ars e promotore del ricorso accolto dal Cga attraverso l’avvocato Girolamo Rubino, ha chiesto la nomina di un commissario ad acta che intervenga in via sostitutiva alla Regione siciliana per l’ipotesi di ulteriore inadempienza.
“É prevedibile – afferma l’avvocato Rubino – nell’ipotesi di ulteriore inadempienza da parte della Regione siciliana, che nella prossima udienza camerale del mese di aprile il Cga nomini il commissario”.