Il Tribunale del riesame di Agrigento ha annullato il sequestro dell’impianto Serre Narbone e dei conti correnti intestati all’Agricola solar farm eseguito il 4 febbraio scorso dalla guardia di finanza nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Agrigento sulla presunta realizzazione un impianto industriale a fronte di licenze ottenute dal Comune per serre integrate con pannelli fotovoltaici per l’allevamento e la coltura biologica.
I giudici, accogliendo la richiesta degli avvocati Marco e Gabriele Giglio, in rappresentanza di Salvatore e Stefano Moncada, dell’omonimo gruppo, hanno disposto l’immediato dissequestro dell’impianto ravvisando la “carenza del fumus commissi delicti in relazione ai reati di lottizzazione abusiva e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche fondanti la misura cautelare”. Secondo il Tribunale l’iter amministrativo è stato affrontato “con prudenza dalla Moncada Energy Group, la quale, lungi dall’avviare con immediatezza i lavori”, con “prontezza chiedeva lumi al Dipartimento Regionale Industria”, che “dopo qualche tempo rassegnava le proprie considerazioni in ordine alla correttezza della procedura amministrativa seguita dal Comune”.
Sul reato di truffa aggravata i giudici hanno ritenuto che “non può certo ritenersi fittizia l’attività agricola posta in essere dal Gruppo Moncada” e che pertanto “non possono ravvisarsi, nella condotta degli odierni indagati, gli indizi di artifici e raggiri descritti nel capo di imputazione, né quel mutamento di destinazione e di uso”. La stessa valutazione è stata espressa dal Tribunale per i capi d’accusa al progettista e direttore dei lavori, l’ingegner Girolamo Caruso.