Da un anno il veterinario di Castelvetrano Manuel Bongiorno ha una convenzione da un minuto settimanale valida fino a giugno 2014 con l’Asp di Trapani. Una vicenda paradossale che nei prossimi giorni arriverà sul tavolo non solo del dirigente dell’Asp di Trapani, Fabrizio De Nicola, ma anche all’assessore alla Salute Lucia Borsellino. Il quadro emerge anche dalla lettera di incarico dell’Asp di Trapani, che ha trasformato il contratto di diritto privato in incarico ambulatoriale a tempo determinato.
Il medico arriva al lavoro, saluta e va via senza dire una parola. “Una volta a settimana vado nella sede dell’Asp e devo passare il badge. Entro, aspetto che passi un minuto, e poi ripasso il badge. Va avanti così da mesi. A giugno e luglio sono dovuto andare a Trapani, penso che mi spetti anche un rimborso benzina”, dice Bongiorno che è anche vicepresidente dell’Ordine di Trapani.
Nel 2009, per delle prestazioni professionali fornite all’azienda, aveva guadagnato poche centinaia di euro. Ma un decreto assessoriale del 2012 ha convertito l’originaria prestazione fornita in debito orario. Un calcolo matematico applicato alla lettera che ha partorito per il veterinario un contratto da un minuto a settimana. “Ho chiesto di smettere per potere lavorare davvero – aggiunge Bongiorno – Io voglio dare il mio contributo all’azienda e non voglio essere mortificato”. Bongiorno, 38 anni, non è solo in questa battaglia: altri veterinari hanno un monte ore che non permette di svolgere l’attività professionale: Cinzia Dunand, Piergiorgio Molinari, Salvatore Briganò e Daniele Marino. Tra loro c’è chi ha un contratto di pochi minuti a settimana, fino ad un’ora. “Abbiamo chiesto un plus orario – spiega Bongiorno – che ci consenta di dare il nostro contributo visto che a Trapani nel settore veterinario il lavoro non manca con le tante emergenze che ci sono sono come la blue tongue. Ma ci è stato detto di no”.
“Una vicenda che si commenta da sola – è il commento di Paolo Ingrassia, presidente nazionale del sindacato veterinari italiani – ci sono anche tanti altri veterinari che hanno un contratto di quattro minuti – aggiunge Ingrassia – di 45 minuti, di un’ora. E così via. Queste persone rappresentano paradossalmente solo dei costi, non delle risorse”.
Per l’Asp di Trapani il contratto di consulenza del veterinario di Castelvetrano è solo l’effetto del decreto del 2012 con il quale è stato trasformato il contratto di diritto privato in incarico ambulatoriale a tempo determinato. “Troveremo una soluzione per accorpare i minuti e fare svolgere l’attività tutta in un giorno – dice Fabrizio De Nicola manager dell’Asp di Trapani. – Ho scritto all’assessorato per avere delle direttive su come comportarci davanti a questi casi limite. Quanto successo a pochi veterinari è l’effetto del decreto di stabilizzazione”.