“La ripetizione delle elezioni regionali del 2012 in sei sezioni di Pachino e tre di Rosolini, ci sarà. Se qualcuno dice il contrario, si sbaglia. Aspettiamo soltanto la firma del decreto del presidente della Regione che deve rispettare la sentenza inappellabile del Consiglio di giustizia amministrativa di Palermo, ma nel frattempo stiamo prendendo le dovute precauzioni”. Lo dice l’ex deputato dell’Mpa, Giuseppe Gennuso, vincitore di due ricorsi per i presunti brogli elettorali che si sarebbero verificati nelle ultime consultazioni per l’Ars.
“È davvero inspiegabile questo ritardo del presidente Crocetta – afferma Gennuso – e mi sorprende perché il governatore della trasparenza e della legalità, ne ha sempre fatto uno stile di vita. Sicuramente per questa vicenda ci sono pressioni esterne, ma la legge è legge e le sentenze vanno applicate. Tuttavia verranno presentante due interrogazioni parlamentari, una al ministro della Giustizia e l’altra al ministro dell’Interno. Informerò, inoltre attraverso il Commissario dello Stato in Sicilia, il prefetto Carmelo Aronica, il ministero per i rapporti con le Regioni. – continua l’ex deputato del Movimento per le autonomie – Sto anche valutando, insieme ai miei avvocati, se sussistono responsabilità di carattere penale per la mancata indizione della mini tornata elettorale. La democrazia è già stata calpestata quattordici mesi fa, non si può continuare a far finta di niente, perché sul ritorno al voto è stata scritta una sentenza in nome del popolo italiano”.
“L’ordinanza non è fatta nei confronti della Regione, ma dell’Assemblea regionale, dalla quale aspettiamo le determinazioni. Mi è arrivata una nota di Gennuso; abbiamo sottoposto il caso all’ufficio legale per stabilire cosa fare. Indubbiamente, non siamo noi, come Regione i destinatari dell’ordinanza, ma l’Assemblea”. Così il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ai cronisti parlando del ritorno alle urne in nove sezioni del siracusano dopo il ricorso presentato da Giuseppe Gennuso candidato alle scorse regionali nella lista del Pds-Mpa al quale il Tar e il Cga hanno dato ragione.