Dopo la bocciatura del primo decreto, Roma può dormire sonni tranquilli: Matteo Renzi ha mantenuto la sua promessa e oggi il governo ha dato luce ad un nuovo dl sugli Enti locali per sanare il bilancio della Capitale.
Ieri, al termine di una giornata che ha visto salire i toni della discussione politica fin oltre il limite di guardia, Renzi e Ignazio Marino hanno deposto la scure di guerra annunciando il varo del provvedimento.
E se dal Campidoglio arrivano toni distensivi, non si può dire altrettanto da Palazzo Chigi. Il presidente del Consiglio non ha gradito la sfuriata del primo cittadino capitolino e lo ha sottolineato più volte: “Dobbiamo abituarci ad avere un linguaggio diverso – ha detto Renzi -. Le preoccupazioni che ha esposto il sindaco Marino sono comprensibili, i toni che ha usato no”.
“Sono molto soddisfatto delle parole scambiate con Matteo Renzi – ha poi rettificato il sindaco di Roma a fine giornata – e del lavoro svolto con grande serietà. Ho parlato oggi con Renzi, Delrio e altri ministri: credo si stia lavorando nella direzione auspicata da tutti, quella che porterà Roma ad avere le risorse per svolgere il suo ruolo di capitale d’Italia”. Marino ha poi voluto ribadire che il decreto “non si deve chiamare Salva Roma, come alcuni lo hanno definito, ma ‘Onora Roma’”.
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