L’ufficio di presidenza di Montecitorio si riunisce nel pomeriggio. All’ordine del giorno le sanzioni da applicare per i fatti del 29 e 30 gennaio quando a Montecitorio, in occasione del voto sul decreto Imu-Bankitalia, per la prima volta il presidente della Camera, Laura Boldrini ha usato la procedura della ghigliottina per portare al voto il ddl del governo e stoppare l’ostruzionismo in aula del gruppo del Movimento 5 Stelle.
A quel punto, mentre le votazioni erano in corso, i deputati grillini tentarono l’occupazione dei banchi del governo in una bagarre che i commessi parlamentari hanno tentato inutilmente di respingere.
Il deputato questore, Stefano Dambruoso di Scelta Civica, opponendosi alla corsa dei deputati grillini, colpì con una manata sul viso spingendola poi dai banchi del governo, la deputata grillina Loredana Lupo. A nulla sono servite le polemiche successive all’episodio. Dambruoso non ha presentato le dimissioni nonostante gli inviti della sua stessa segreteria, l’attuale ministro della Pubblica istruzione, Stefania Giannini.
In una precedente seduta dell’ufficio di presidenza, comunque, la stessa Boldrini – nonostante gli attacchi del Movimento 5 Stelle (da cui è derivata anche una querela per diffamazione della deputata Roberta Lombardi per le accuse della presidente della Camera rilasciate ai giornali che ha definito gli attivisti pentastellati “potenziali stupratori”) – aveva chiaramente espresso la sua volontà di comminare esemplari sanzioni contro Dambruoso. Sanzioni che, comunque, riguarderanno anche i 5Stelle per l’assalto ai banchi del governo. Oggi il verdetto.