La visita del capo dello Stato a Catania è stata caratterizzata da alcune manifestazioni, pacifiche, di protesta da parte, per lo più di lavoratori il cui posto è in bilico. Tra questi c’erano i dipendenti della Micron, che hanno inscenato una protesta silenziosa e che hanno chiesto e ottenuto un incontro con il capo dello Stato. (GUARDA LE FOTO DELLA PROTESTA).
“Abbiamo chiesto l’intervento del Presidente della Repubblica per richiamare alle proprie responsabilità sociali e industriali la Micron che negli ultimi anni ha messo in atto una spietata delocalizzazione, intervenendo presso la proprietà americana per bloccare la procedura di mobilità, in quanto fin’ora ha disertato ogni confronto richiesto dal sindacato e dal Governo nazionale”. Lo ha affermato il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici di Catania e vice segretario nazionale con delega alla microelettronica, che oggi ha incontrato a Catania il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano insieme con il segretario generale dell’Ugl Catania Carmelo Mazzeo e i lavoratori.
“Altresì – ha continuato Mazzeo – abbiamo chiesto al Presidente della Repubblica di occuparsi alacremente del territorio siciliano rimasto per troppo tempo ai margini dello sviluppo nonostante le eccellenze umane che troppe volte sono costrette a rivolgersi all’estero per mancanza di lavoro”. “La STMicroelectronics – ha aggiunto Vecchio – rappresenta per Catania quello che per la Fiat rappresenta per Torino. Per questo auspichiamo che il governo nazionale, a partire dal prossimo incontro che si svolgerà giorno 7 marzo al Ministero dello Sviluppo economico, si adoperi concretamente per sostenere con piani di sviluppo territoriali il settore della microelettronica e per trovare soluzioni concrete per i lavoratori in sofferenza della Micron”.