Sono 60 gli esercizi commerciali che, a breve, dovranno abbassare le saracinesche per cinque giorni, quelli previsti dalla sanzione per l’occupazione del suolo pubblico per fini commerciali. In più ognuno di loro dovrà pagare una multa. Il Suap ha infatti già firmato le determine dirigenziali che sono arrivate in questi giorni in via Dogali, dove adesso si sta organizzando l’invio degli agenti per notificare il provvedimento a pub, ristoranti, fruttivendoli, benzinai e tanti altri esercizi commerciali cittadini.
Ma Nunzio Reina presidente di Confartigianato Palermo non ci sta: “Le sanzioni e le chiusure di cinque giorni per sessanta attività commerciali della città sono l’ennesimo esempio di come il ritardo del regolamento per gazebo e suolo pubblico sia stato dannoso”. Il Codice della Strada prevede una multa da 168 euro per ogni tipo di occupazione di suolo pubblico ai fini commerciali, sia che si parli di una pianta, di un gazebo o di un manifesto pubblicitario .
Il Comune inoltre applicando una legge del 2009 che prevede il ripristino dei luoghi, in caso di pericolo per la pubblica incolumità, ha ordinato la chiusura coatta di almeno cinque giorni. “Alcuni di questi esercizi commerciali hanno più di quaranta dipendenti – aggiunge Reina – dopo questa chiusura non possiamo sapere se riapriranno, perché le perdite economiche saranno enormi”.
“Chiediamo l’intervento diretto del sindaco Leoluca Orlando – prosegue Reina -, il buonsenso deve prevalere su una condizione ormai drammatica per le attività commerciali di questa città. Pochi giorni fa il titolare di un panificio mi ha parlato in lacrime. Non era riuscito a pagare le bollette della luce e l’energia elettrica gli era stata sospesa. Continuando così, l’economia palermitana non avrà futuro”.