Dopo giorni di sanguinosi scontri di piazza, culminati in una battaglia di 72 ore a Kiev, il Parlamento ucraino ha approvato la depenalizzazione di una norma del codice penale che apre la strada alla fine della detenzione di Yulia Timoshenko, l’ex premier e leader dell’opposizione. I sì sono stati 310, i no 54.
Il Parlamento ucraino inoltre ha deposto il ministro dell’Interno, Vitaly Zakharchenko, accusandolo di aver utilizzato la “violenza” contro i manifestanti a piazza Indipendenza. La sua uscita di scena era stata chiesta dalle opposizioni, che avevano rappresentato al tavolo del negoziato con il governo l’odio della folla contro Zakharchenko e posto la sua cacciata dal governo, tra le condizioni per l’accordo con il presidente, Viktor Yanukovich.
Intanto la Farnesina ha raccomandato ai connazionali di “rinviare i viaggi programmati in Ucraina e posticipabili”. In un nuovo messaggio sul sito Viaggiare sicuri diffuso dopo l’accordo tra il presidente Viktor Yanukovich e le opposizioni, il ministero degli Esteri ha avvertito che “non è al momento possibile prevedere gli sviluppi sul terreno e in particolare la reazione della piazza e dei manifestanti all’accordo”.
“La situazione”, viene rilevato, “resta quindi estremamente fluida, imprevedibile e carica di tensione” e la raccomandazione è di rinviare i viaggi in Ucraina mentre finora ci si limitava a suggerire di “valutare la possibilita’” di rinviarli. La Farnesina ha anche raccomandato agli italiani che si trovano in Ucraina “la massima prudenza negli spostamenti a Kiev e nelle altre città interessate dalle proteste e dagli scontri, di rimanere lontani dalle manifestazioni e dagli assembramenti, di spostarsi possibilmente sempre accompagnati”.
“I connazionali che alloggiano presso hotels o sono residenti nelle immediate vicinanze dei luoghi interessati dalle protese sono invitati ad allontanarsi da tali zone o a non uscire nel corso delle manifestazioni”, si legge nell’avviso. Un analogo messaggio è stato rivolto ai cittadini americani dal Dipartimento di Stato Usa che ha raccomandato a chi si trova alle zone delle proteste di “non uscire, anche per alcuni giorni qualora vi siano scontri.
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