“La legge che si delinea all’Ars per la riforma degli enti locali intermedi assume sempre più l’aspetto di una norma informe, frutto piuttosto di una sommatoria di singoli voti pro o contro il governo che non di una riflessione sul ruolo e le funzioni dei nuovi soggetti istituzionali”. È questo l’attacco del sindaco di Palermo Leoluca Orlando che auspica “un ripensamento, prima che sia troppo tardi e le conseguenze non più governabili. Altrimenti si condannerà il sistema delle autonomie locali della Sicilia all’isolamento rispetto al circuito nazionale ed europeo e si mortificheranno non soltanto le città metropolitane ma i comuni tutti della Sicilia privati di ogni autonomia anche con riferimento alla riorganizzazione delle funzioni sul territorio”.
“In questo quadro – conclude il primo cittadino – il concreto rischio di abolizione delle città metropolitane rischia di uccidere definitivamente l’economia dell’isola, sganciando la possibilità per oltre il 50 per cento della popolazione di accedere alla programmazione comunitaria specifica per quella tipologia di enti locali”.