“Se qualcuno pensa di potermi fare cambiare idea trincerandosi dietro il segreto dell’urna sbaglia di grosso, io non arretro di un solo millimetro e porterò avanti le riforme. Se sarà possibile va bene, altrimenti quando non sarà più possibile vuol dire che ci sono dei parlamentari che si sono stancati di stare all’Ars”.
Attraverso il suo profilo Facebook il governatore Rosario Crocetta esprime il suo disappunto dopo l’ok ieri all’Ars a un subemendamento di Forza Italia che azzoppa le città metropolitane mettendo a rischio l’intera riforma delle Province.
Crocetta ha convocato i capigruppo di maggioranza a Palazzo d’Orleans per un chiarimento prima di tornare in aula per proseguire l’esame della riforma. Il subemendamento ieri è passato col voto segreto, grazie al sostegno dei 5stelle, usciti allo scoperto, ma anche grazie alla complicità di alcuni franchi tiratori della maggioranza. “Se qualcuno pensa di giocare allo sfascio e che io debba subire questo sfascio, sappia che sta facendo male, anzi molto male i suoi calcoli. Sono pronto a ogni sfida”, aggiunge Crocetta.
Ma a incontro concluso, c’è aria di ricompattamento. Avanti con la riforma delle Province e poi, a legge approvata, entro sei mesi col nuovo ddl sulle competenze dei Liberi consorzi governo e maggioranza disciplineranno le città metropolitane, la cui istituzione è prevista all’art.7 del testo in discussione, nella parte cassata ieri col subemendamento di Forza Italia, passato col voto segreto a sala d’Ercole: questo quando emerge dal vertice tra il presidente e i capigruppo.
“Abbiamo condiviso l’esigenza che la maggioranza sia più compatta e coesa – dice il capogruppo dei Drs, Giuseppe Picciolo – Non è cambiato nulla, nonostante il voto di ieri. Crocetta è sereno e motivato. Intende portare avanti la riforma e la maggioranza è con lui”. Dopo il vertice a Palazzo d’Orleans, ogni capigruppo della maggioranza riunirà i propri deputati prima della ripresa dei lavori parlamentari. “L’esigenza è serrare le fila e portare a casa la riforma – afferma il capogruppo dell’Udc, Lillo Firetto – Nell’Udc non ci sono problemi politici”