Arrivati da ogni parte del mondo per incontrare Papa Francesco nel giorno dedicato agli innamorati. Sono oltre 25mila le coppie di fidanzati che hanno hanno accettato l’invito lanciato dal presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, l’arcivescovo Vincenzo Paglia, a festeggiare San Valentino per la prima volta insieme a Bergoglio.
“Sappi che la cortesia è una delle proprietà di Dio: la cortesia è sorella della carità, la quale spegne l’odio e conserva l’amore”. Questa frase dei fioretti di San Francesco è stata ricordata da Papa Francesco in risposta a una delle domande dei fidanzati che hanno partecipato stamani all’incontro dei fidanzati in piazza San Pietro. “L’amore vero – ha spiegato ai ragazzi – non si impone con durezza e aggressività. “Chiedere permesso significa saper entrare con cortesia nella vita degli altri. A volte invece si usano maniere un po’ pesanti, come certi scarponi da montagna!”
“Il matrimonio è anche un lavoro di tutti i giorni. Un lavoro artigianale, da oreficeria – ha affermato Papa Francesco – . Il marito ha il compito di fare più donna la moglie e il marito quello di fare più uomo il marito”. “Quando camminerete per strada – ha detto a una coppia – a te diranno ‘ma che bella signora, è così perché ha un bravo marito. E a te che sei cosi’ grazie a tua moglie. Questo significa crescere insieme. Procurare che l’altro cresca. Il Signore benedice questo”.
“Il cristiano deve rimanere sempre agnello” anche quando ha a ce fare con persone che sono cattive. Lo ha riaffermato Papa Francesco nell’omelia di oggi alla Domus Santa Marta. Il cristiano, ha spiegato, “è un agnello, e deve conservare questa identità”. Il Signore ci manda “come agnelli in mezzo ai lupi”. Ma, si è chiesto il Papa, qualcuno potrebbe proporre di usare la “forza contro di loro”. Per il Pontefice si può usare invece “l’astuzia cristiana”, senza mai sconfinare però nella cattiveria: “Non scemo – ha raccomandato – ma agnello, perché se tu sei agnello, Lui ti difende. Ma se tu ti senti forte come il lupo, Lui non ti difende, ti lascia solo, e i lupi ti mangeranno crudo. Come agnello”.
Essere come agnelli, per Papa Bergoglio significa “non diventare lupi: perché, a volte, la tentazione ci fa pensare: ‘Ma questo è difficile, questi lupi sono furbi e io sarò anche piu’ furbo di loro, eh?’. Agnello “Gesù, ha poi rammentato Francesco, “esorta ad andare agli incroci delle strade” e a invitare “tutti, buoni e cattivi”. In proposito il Papa ha insistito: “Così dice il Vangelo: ‘Anche i cattivi! Tutti’. Pensiamo a Davide, ha esemplificato, “quando doveva lottare contro il filisteo: volevano vestirlo con tutte le armature di Saulo e non poteva muoversi”. Così, ha spiegato Papa Francesco, “non era se stesso, non era l’umile, non era il semplice Davide. Alla fine, lui ha preso la fionda e ha vinto la battaglia”.
Al termine dell’incontro con i 30 mila fidanzati in piazza San Pietro, Papa Francesco ha compiuto il suo consueto giro in jeep tra i settori. Ma a un certo punto è sceso dalla vettura per stringere le mani e abbracciare un gruppo di ragazzi e ragazze in carrozzella, accompagnati dai rispettivi fidanzati e fidanzate. Si è poi trattenuto con loro fin quasi alle 14.