Franco Vazquez è tornato, anche se scrivere oggi di un suo ritorno non è proprio corretto visto che “El Mudo” non è mai andato via, c’è sempre stato. In attesa di una chance che gli è stata concessa solo adesso.
Da promessa del calcio argentino a fuori lista in Serie B. Non è proprio la parabola che tutti si aspettavano per il nuovo Pastore, arrivato in Sicilia per tanti soldi e nel segno dei sudamericani che a Palermo hanno fatto e stanno facendo bene. Hernandez sta volando via, per Dybala e Vazquez manca ancora tanto.
Poteva tornare in Argentina e invece è rimasto: “Non giocando ero convinto di andare via. Mi aveva cercato il Velez, ma il Palermo ha rifiutato l’offerta”.Il suo reintegro è stata una decisione presa di comune accordo: “Sento la fiducia sia di Iachini che del presidente e per me questo è il fattore più importante”, ha detto.
Si è sempre allenato con i suoi compagni, pur sapendo che non sarebbe sceso in campo. Nel modulo di Gattuso non c’era spazio per lui e adesso Franco è ritornato a sorridere. “Ho passato momenti bui – ha detto in conferenza stampa -, ma adesso penso al presente”.
Dopo lo 0-0 con il Modena e quei 14 minuti di gioco collezionati dall’argentino, tante cose sono cambiate: il numero 20 rosanero non è più il fantasista atteso da tutti. Adesso tutto è più semplice, si riparte dalla panchina. Da dove aveva lasciato, sia al Rayo Vallecano che al Palermo 2011/12: dal suo ruolo di rincalzo.
Lo sprint e il gesto tecnico con cui ha saltato il difensore dell’Empoli per poi servire un Troianiello separato dal gol solo dalla traversa sul finire della gara di due giornate fa, ha convinto i tifosi rosanero che Vazquez può essere considerato come un vero acquisto del mercato di riparazione. Il Palermo è diventato campione d’inverno anche senza di lui, ma a quella squadra mancava un regista. Adesso ne ha due, uno classico e uno più offensivo.
E se il primo obiettivo recente del Palermo è quello di tentare la fuga sulle concorrenti, quella di sabato contro il Cesena potrebbe essere la partita giusta per centrarlo. Avvicinando la Serie A. Nel segno di Iachini e perché no, anche di Vazquez.