La convocazione è finalmente arrivata: domani, 12 febbraio, alle 18:30 alla Prefettura di Palermo si terrà il tavolo tecnico sulla vertenza che tiene in sospeso quasi cinquemila dipendenti dei call center ex Alicos ed ex Cosmed. La notizia è stata confermata sia dall’azienda che dall’assessore regionale alle Attività produttive, Linda Vancheri.
La convocazione è arrivata agli assessori regionali alle Attività produttive, all’Economia, al Lavoro; al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando; all’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati; ad Almaviva Contact e alle rappresentanze sindacali dei lavoratori.
Il tavolo è stato fortemente voluto dall’assessore Vancheri. “Ho chiesto che il tavolo si svolgesse in Prefettura piuttosto che alla Regione – spiega Vancheri – perché il problema, mi pare ormai evidente, non è più soltanto la ricerca e la ristrutturazione di un edificio dove realizzare una sede unica per l’azienda, quanto piuttosto una seria crisi sociale: l’azienda, in pratica, sta chiedendo a ‘mamma Regione’ una mano ad affrontare la crisi economica che sta investendo il mercato delle telecomunicazioni”.
Secondo l’assessore, sul tavolo ci sarebbero centinaia di esuberi, almeno 300, un’emergenza occupazionale che non potrà essere risolta soltanto con l’individuazione di un edificio. Nel comunicato che seguì allo sciopero del 29 gennaio, infatti, l’azienda non parlò soltanto della vertenza della sede unica, ma anche dei problemi connessi alle commesse.
“Tra l’altro – aggiunge Vancheri – il problema dei fondi per la ristrutturazione non regge più: se il Comune ha offerto l’edificio di via Ugo La Malfa, e lo mette a disposizione gratuitamente, perché la Regione dovrebbe accollarsi le spese per la messa a norma? Almaviva ha detto più volte di avere i fondi per pagare un affitto anche abbastanza oneroso, allora invece di investire questi soldi nell’affitto, può pensare di fare un mutuo per la ristrutturazione e pagare con quei soldi il prestito”.
“Credo veramente – conclude Vancheri – che a questo punto la Regione sia veramente marginale in questa trattativa, ma ovviamente non ci tireremo indietro e con l’assessore Bonafede (al Lavoro, n.d.r.) cercheremo di capire esattamente cosa chiede l’azienda e cosa possiamo fare”.
Intanto, per domani pomeriggio, le rappresentanze sindacali di Almaviva hanno organizzato un sit in di lavoratori davanti alla sede della Prefettura in via Cavour a Palermo, per continuare a pressare su tutte le parti coinvolte affinché trovino al più presto una soluzione al continuo stato di emergenza in cui si trovano costretti a lavorare.
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