L’ex capogruppo all’Ars di Alleati per la Sicilia, Nunzio Cappadona, convocato dai pm di Palermo per riferire sulle spese dei gruppi all’Ars, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Cappadona è indagato per peculato assieme a decine di parlamentari, consulenti e dipendenti dei Gruppi.
Avrebbe utilizzato illegittimamente fondi destinati al Gruppo per spese non legate all’attività politica. Nei giorni scorsi è stata interrogata Giulia Adamo, ex capogruppo Udc, che ha risposto per circa quattro ore ai magistrati. Adamo ha spiegato che sia le cravatte che la borsa Louis Vuitton rientravano tra le spese politiche perché considerate “spese di rappresentanza”.
In particolare, la borsa sarebbe stata regalata alla proprietaria di un edificio storico di Palermo che aveva ospitato un convegno rinunciando a percepire l’affitto dello stabile. Anche l’acquisto degli Ipad rientrerebbe, secondo l’ex deputata, nelle spese di funzionamento del gruppo.
“Ho correttamente impiegato il denaro ricevuto rispettando la normativa in vigore e ho correttamente monitorato le spese degli altri componenti del gruppo, attraverso l’acquisizione delle relative ricevute, pertanto attendo fiducioso che l’iter delle indagini si concluda. Sono sereno poiché le accuse mosse nei miei confronti sono prive di fondamento”.
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