La Corte suprema di New Delhi ha deciso di rinviare a martedì 18 febbraio l’udienza che doveva esaminare il ricorso italiano per conoscere i capi di imputazione dei due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
A darne notizia è stata l’inviata del Gr 1 a New Delhi nel corso di ‘Prima di tutto’, il programma di informazione di Antonio Preziosi su Radio 1.
Secondo quanto riferito dall’emittente indiana Ibn, il procuratore generale E.G. Vahanvati ha chiesto di applicare il Sua Act, la legge antipirateria, nei confronti dei due marò ma senza la specifica richiesta di pena di morte. La difesa italiana in aula ha fatto opposizione e l’avvocato dei fucilieri della Marina, Mukul Roahtgi, ha preannunciato la presentazione di una memoria contro l’applicazione del Sua Act.
Davanti alla richiesta dell’accusa e all’opposizione della difesa, il giudice Chauhun ha così deciso di rinviare l’udienza di altri 8 giorni.
Il premier Enrico Letta ha commentato su Twitter la notizia dell’ennesimo rinvio da parte della Corte indiana scrivendo: “Inaccettabile l’imputazione proposta dalle autorità indiane. L’uso del concetto di terrorismo è da rifiutare in toto. Italia e Ue reagiranno”.
#Marò, inaccettabile l’imputazione proposta da autoritá indiane.Uso del concetto di terrorismo da rifiutare in toto.Italia e Ue reagiranno.
— Enrico Letta (@EnricoLetta) 10 Febbraio 2014