Una cinquantina di militari dell’Esercito presidiano l’area del Cara di Mineo, in provincia di Catania, e le strade del centro del paese: un controllo 24 ore su 24 per garantire una maggiore sicurezza, invocata in più occasioni dai cittadini. L’impegno per l’invio dei militari era stato preso dal Governo nazionale alla fine dello scorso anno.
A confermare la presenza dei militari sono stati il sindaco di Mineo e presidente del consiglio di amministrazione del Consorzio dei Comuni “Calatino Terra d’Accoglienza” Anna Aloisi e il sindaco di Vizzini e presidente dell’assemblea dei sindaci del Consorzio Marco Sinatra. I due, assieme al prefetto Maria Guia Federico e ai sottosegretari Giuseppe Castiglione e Giuseppe Berretta nel corso di un incontro con i giornalisti hanno anche annunciato l’imminente insediamento delle tre commissioni governative per esaminare le richieste di asilo politico. “Una delle commissioni – è stato ricordato – opererà a Siracusa, le altre due faranno base nel territorio etneo. La prima ad essere attivata, già nei prossimi giorni, sarà quella di Siracusa. Le altre due saranno avviate entro la fine del mese. L’attività delle commissioni, composte da funzionari di Prefettura, questura, Onu e Comune, consentirà di garantire almeno 30 nuove audizioni al giorno per cinque giorni a settimana, accelerando notevolmente i tempi di riconoscimento dello status di rifugiato e quindi di uscita degli ospiti dal Centro di accoglienza”.
Nel corso dell’incontro con i giornalisti sono state anche illustrate le modalità di utilizzo dei fondi del Governo, 3 milioni di euro, per l’accoglienza e l’inclusione dei migranti presenti nel territorio del Calatino Sud Simeto.
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