Sono iniziati stamani gli esami dei periti sulla Fiat 600 bianca di Provvidenza Grassi, la ragazza di 27 anni trovata morta sotto un viadotto a Messina. I tecnici si sono poi recati anche sul viadotto, per i rilievi in autostrada sul luogo dell’incidente. I nuovi rilievi arrivano dopo le polemiche dei giorni scorsi sulle frasi pronunciate dai alcuni carabinieri e l’ipotesi avanzata dalla procura messinese, che segue anche la pista del sequestro di persona.
Le operazioni di oggi mirano a stabilire con maggiore precisione cosa abbia provocato la perdita di controllo dell’auto da parte della giovane, spingendola contro il guardrail. La famiglia continua a credere che la figlia sia stata spinta fuori strada da un altro veicolo. Il primo esame sull’auto ha rivelato dei segni sulla parte posteriore e lateralmente, che possono essere indizi sia di un tamponamento che di uno schiacciamento dovuto all’incidente. Qualche elemento in più dovrebbe arrivare nei prossimi giorni dagli esami dei Ris dei carabinieri.
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