“Quando un capo politico sbaglia la linea, si dimette”. Con queste parole il capodelegazione della Lega al Parlamento europeo, Lorenzo Fontana, si è rivolto a Giorgio Napolitano chiedendogli di abbandonare l’incarico.
L’accusa mossa al Capo dello Stato è quella di aver avallato la politica di austerità imposta dall’Europa all’Italia. “La sua politica”, ha detto Fontana durante l’incontro che Napolitano ha avuto oggi con gli europarlamentari italiani, “è stato un fallimento”. Napolitano è rimasto impassibile, buona parte degli europarlamentari hanno contestato Fontana.
Nel corso del discorso, avvenuto ieri al Parlamento europeo, Napolitano è stato contestato con fischi e cartelli (“No euro”, “Europa dei popoli”) da alcuni esponenti della Lega Nord eletti al Parlamento europeo, capitanati da un Mario Borghezio con grande fazzoletto verde al collo.
Chiedere le dimissioni “è un diritto che non si nega a nessuno”. Questa la risposta data da Giorgio Napolitano alla Lega. “Siate europeisti critici” – ha proseguito Napolitano -. “Anche ieri ho sentito benissimo, quando c’è stata quell’interruzione, una voce particolarmente tonante che diceva che non si trattava di una contestazione contro il Capo dello Stato ma di una polemica contro l’Europa e l’euro”. “Credo abbiate constatato che non mi sono sentito turbato o ferito”, ha proseguito Napolitano, “non entro nel merito, ho ascoltato e letto i segnali. Mi fa piacere piuttosto che siate qui tutti, di tutte le forze politiche”.
Leggi anche: