Dipendenti regionali in piazza a Palermo per protestare contro il governo Crocetta: circa duemila persone si sono date appuntamento davanti a Palazzo d’Orleans, in piazza Indipendenza, per l’assemblea degli autonomi Cobas-Codir e Sadirs; mentre un centinaio di altri regionali partecipano alla manifestazione di fronte all’assessorato all’Economia, organizzata dalla categoria della Funzione pubblica di Cgil, Cisl e Uil.
Pur condividendo molte rivendicazioni nei confronti del governo il fronte sindacale è spaccato. All’iniziativa davanti alla Presidenza degli autonomi, che ieri sera hanno incontrato il governatore, i confederali hanno risposto chiamando a raccolta i loro iscritti davanti l’assessorato. I regionali chiedono il rinnovo contrattuale almeno nella parte giuridica, la riorganizzazione degli uffici e lo ‘scongelamento’ delle quote di salario accessorio (Famp).
Proprio stamattina intanto i 18 mila dipendenti regionali hanno ricevuto l’accredito degli stipendi di gennaio, rimasti bloccati per giorni per i ritardi nella pubblicazione nella Gazzetta ufficiale della manovra finanziaria, poi avvenuta venerdì scorso.
I manifestanti si sono presentati in piazza Indipendenza con la gigantografia di una busta paga: 992,08 euro lo stipendio di un usciere della Regione. “Ecco la verità – dicono Marcello Minio e Dario Matranga del Cobas/Codir. – E i dipendenti della Regione che guadagnano meno di mille euro al mese sono 5 mila”. Alcuni manifestanti ricordano le parole del governatore Rosario Crocetta, quando dichiarò di guadagnare meno di un usciere della Regione. “Guadagna almeno venti volte tanto”, affermano.
Altri si sono imbavagliati con una sciarpa sul viso per contestare la circolare con la quale il ragioniere generale della Regione, Mariano Pisciotta, ha vietato al personale di parlare con i giornalisti annunciando provvedimenti disciplinari per chi trasgredisce.
“Siamo qui per lanciare un messaggio chiaro – dice il segretario regionale della Fp Cisl, Gigi Caracausi davanti all’assessorato all’Economia. – La finanziaria è stata un pasticcio. C’è il rischio che 25 mila dipendenti tra addetti dell’Eas, dei teatri, dell’Arpa, dei consorzi di bonifica e degli altri enti collegati alla Regione rimangano senza stipendio. La manovra bis deve essere discussa e condivisa con i sindacati”.
Dello stesso avviso anche il responsabile del pubblico impiego della Uil, Gianni Borrelli. “È una situazione straordinaria, servono misure straordinarie. Vogliamo assumerci responsabilità – dice Borrelli – dobbiamo sederci attorno a un tavolo e trattare le vicende che riguardano migliaia di famiglie siciliane”.