“Io non mi dimetto. Ho operato secondo le regole. E poi perché dovrei farlo soltanto io?” Queste le parole di Antonio Mastrapasqua, presidente dell’Inps, direttore generale dell’Ospedale Israelitico e altre decine di incarichi in altrettanti Enti pubblici, ai suoi collaboratori. Il presidente dell’Inps è indagato con l’accusa di truffa aggravata, ma non ha intenzione id abbandonare il suo posto. Ma a palazzo Chigi non sembrano essere d’accordo con il manager dalle “mille poltrone” e il posto di Mastrapasqua sembra essere sempre più in bilico.
Dalla Regione Lazio sono spariti due importanti e preziosi faldoni contenenti i documenti originale che hanno stabilito la stesura di due protocolli con sui la Regione Lazio sotto la guida di Renata Polverini avrebbe favorito, secondo la Procura di Roma, l’Ospedale Israelitico. Si tratterebbe di interventi effettuati all’Ospedale Israeleitico, che non possedeva l’accreditamento per le richieste di ricovero ambulatoriale ed eseguiva interventi alla bocca in regime di day hospital e quindi con una richiesta maggiore di rimborso alla Regione. Mastrapasqua riversò i crediti dall’Ospedale Israelitico all’Inpdap.
“La scoperta della mancanza dei due faldoni è emersa durante un accertamento effettuato stamattina (ieri per chi legge, ndr) quando si sono presentati i carabinieri del Nas che indagano sul caso e che avevano bisogno di quei documenti”, così dalla giunta a guida Zingaretti arriva un chiarimento in merito alla sparizione dei faldoni. “Si tratta dei documenti in originale relativi agli atti istruttori che hanno portato – spiega la Regione in una nota – a ratificare gli accordi con l’Ospedale Israelitico nei decreti del commissario ad acta n. 89 del 2011 e n. 149 del 2012”.