La speranza per i dipendenti di Electrolux è riposta tutta nel vertice di oggi pomeriggio al ministero dello Sviluppo economico: l’azienda è alla luce della ribalta grazie al piano che vorrebbe un taglio drastico degli stipendi degli operai degli stabilimenti in Italia.
Ma i lavoratori non ci stanno ad aspettare e già da ieri hanno incrociato le braccia in segno di protesta a Susegana e a Porcia non si lavora ma ci si mobilita. Nel primo stabilimento, in provincia di Treviso, gli operai hanno bloccato gli ingressi. Nel secondo, vicino Pordenone, già dalla notte le entrate sono state presidiate dai lavoratori.
L’incontro al Mise si terrà alle 15: i sindacati, primi a lanciare l’allarme, andranno in massa nella capitale per lottare contro il taglio del 40% dei salari. E dalla politica, si leva la voce del ministro Flavio Zanonato che assicura di non voler abbandonare i dipendenti Elctrolux.
“Mi impegno personalmente a fare in modo che tutta la produzione Elctrolux resti in Italia e lo faremo senza aiuti di Stato”, ha detto Zanonato intervenendo alla trasmissione Agorà di Rai 3, che poi ha precisato “Sono state date notizie false che hannoc reato allarme: non ci sarà un taglio degli stipendi del 40%”.
Quello che bisognerà fare è cercare di “mantenere la produzione in Italia. Ci possono essere accordi di solidarietà come si è fatto in altri casi. Ma un taglio del 40% non lo vedo”.