Metà delle famiglie italiane vive con meno di 2000 euro al mese. Secondo quanto emerge dell’indagine di Banca d’Italia la distribuzione dei redditi nel Belpaese resta sbilanciata in sfavore delle famiglie a reddito più basso. Infatti, solo il 50 per cento delle famiglie italiane ha un reddito superiore ai 24.590 euro annui, mentre il 20 per cento può fare affidamento su un reddito inferiore ai 14.457 euro, circa 1.200 al mese. Ma esiste quel divario, comune in tutto il mondo occidentale, tra ricchi e poveri: in Italia infatti il 10 per cento delle famiglie percepisce più di 55.211 euro all’anno.
Ma non solo la ricchezza è concentrata nelle mani di pochi, sembrerebbe anche che le famiglie più ricche rimangano tali nel corso degli anni e anzi tendano ad aumentare il loro reddito. Secondo i dati di Bankitalia il 10 per cento delle famiglie più ricche possiede il 46,6 per cento della ricchezza totale nazionale. In crescita rispetto al 2010 quando la ricchezza posseduta da questa esigua parte della popolazione eradel 45,7 per cento.
Dunque arriva l’ulteriore conferma che la crisi, più di altri soggetti, abbia ferito profondamente il sistema “famiglia” italiano. Tra il 2010 e il 2012, infatti, il reddito familiare medio in termini nominali è sceso del 7,3 per cento. La povertà pseudoassoluta invece è cresciuta, passando dal 14 per cento della popolazione nel 2010 al 16 per cento nel 2012. La soglia di povertà è stata individuata da Bankitalia in un reddito di 7.678 euro netti all’anno per componente, circa 25.300 euro per una famiglia media di tre persone.
Ma il debito delle famiglie, nel confronto con la profondità della crisi, rimane stabile. Il 26,1 per cento delle famiglie ha contratto almeno un debito, ma il numero è minore rispetto al 2010, quando era il 27,7 per cento. Il debito medio ammonta a poco più di 51mila euro per famiglia, l’indebitamento più diffuso è concentrato tra le famiglie con reddito medio alto il cui capo famiglia ha un età inferiore ai 55 anni ed è un lavoratore dipendente o con un elevata formazione universitaria.
I debiti sono costituiti principalmente dai mutui per l’acquisto della casa o per la ristrutturazione, sono infatti il 12,3 oer cento le famiglie che hanno contratto questo tipo di debiti. Secondo la Banca d’Italia questo tipo di indebitamento è in qualche modo correlato agli incentivi fiscali per le ristrutturazioni e il miglioramento energetico degli edifici.